In primo luogo che sia letteratura contemporanea!

Perché non dovrebbe essere contemporaneo ogni libro di narrativa o poesia pubblicato oggi?
Se vado in libreria ed acquisto un romanzo fresco di stampa, un romanzo stampato nel “presente”, sarà
certamente letteratura contemporanea!

Non è sempre detto.

Credo, infatti, che dobbiamo definire “contemporaneo”.

Essere contemporaneo, oggi, non vuol dire aver rotto del tutto con il passato. Sappiamo quanti movimenti
culturali sono stati profondamente contemporanei ispirandosi al passato. Il neo-realismo, il post-moderno…
il passato tornava da dietro la linea che aveva tracciato il modernismo, con funzioni culturali del tutto
contemporanee.

Allora?

Non sembra che oggi noi possiamo trovare il contemporaneo in specifiche forme letterarie, in particolari
stili narrativi, in esperienze avanguardistiche più o meno codificate: oggi tutto il materiale culturale dei
decenni e dei secoli, se non dei millenni passati, è a nostra disposizione, e quasi sullo stesso piano.

Allora?

Allora dobbiamo cecare una risposta non nella distinzione cronologica, mimando la suddivisione dei periodi
della storia, confondendo letteratura con storia della letteratura. Dobbiamo dare una definizione intrinseca
di letteratura contemporanea, una definizione imperniata sulla qualità essenziale (la quintessenza?) di tale
letteratura.

Per fortuna ci viene in aiuto Nietzsche nella Prefazione a Sull’utilità e il danno della storia per la vita, in cui
definisce come «inattuale» il tentativo di «intendere come danno, colpa e difetto dell’epoca qualcosa di cui
l’epoca va a buon diritto fiera». Aggiunge:
«Ma questo devo potermelo concedere già per professione, come filologo classico: non saprei infatti che
senso avrebbe mai la filologia classica nel nostro tempo, se non quello di agire in esso in modo inattuale –
ossia contro il tempo, e in tal modo sul tempo e, speriamolo, a favore di un tempo venturo».

Il filologo classico di Nietzsche non è forse lo scrittore contemporaneo di oggi?
Letteratura contemporanea è “letteratura inattuale”, che critica, quasi offende, il proprio tempo, questo
mondo presente, che ne propone articolazioni diverse, che propone visioni che mettono in crisi il presente
e allo stesso tempo gli offrono il modo, gli presentano la via, per evolvere e cambiare.

Sembra che, paradossalmente, la letteratura contemporanea, sia una letteratura non proprio del presente,
inattuale, appunto.

Riusciremo a trovare tali libri? Riusciremo ad avere buone guide per trovare questi libri “inattuali”? Dentro
l’affollamento editoriale dei nostri tempi scoveremo quelli inattuali, forse i soli libri “giusti”?

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